Quando non dare una notizia

Il 23.03.2017 abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di un “mancato attentato” ad Anversa in Belgio. Come da protocollo ci siamo attivati per un fact-checking ma nel contempo avevamo già predisposto la notizia pronta per essere pubblicata. Eccola: “[23.03-14:20] #Antwerp #Anversa #Belgio arrestato uomo che tentava di entrare con auto in zona pedonale ad alta velocità”. Questo tweet non è mai stato pubblicato. Vediamo i motivi ma prima specifichiamo perché, a differenza di altri media, non abbiamo scritto “terrorismo”, “attentato”, “mancata strage”. Queste  keyword, che aiutano moltissimo a creare traffico per chi vive di pubblicità, non le usiamo se non in casi acclamati consapevoli che il loro uso indirizza e conclude una notizia per la maggior parte dei lettori.

Abbiamo deciso di attendere prima di pubblicare per una serie di motivi:

  • non avevamo alcun testimone diretto
  • era passate delle ore dal momento del presunto attacco
  • eravamo a poche ore da un attacco simile e i media montano con regolarità casi analoghi dopo fatti eclatanti
  • la notizia era priva di fonti se non vaghe affermazioni come: “le autorità affermano”, “secondo la polizia”, ecc.

A distanza di ore la notizia ha continuato ad essere rilanciata, arricchita di particolari e connessa all’attentato del giorno precedente.

Noi abbiamo deciso di non pubblicarla anche perché l’unico elemento fermo erano delle immagini di un’auto trainata via.

A distanza di un giorno è stato chiaro come non si sia trattato di un tentativo di attentato ma di un fatto relativo alla circolazione stradale con una persona alla guida non in grado di condurre il mezzo.

È da notare che di fatto nessuno dei media che hanno ben sfruttato la notizia per avere click sui loro siti abbia deciso di chiedere scusa ai lettori e rettificato la notizia.

Mazzetta nel suo blog ha ben spiegato le dinamiche della comunicazione:

La polizia non ha «bloccato» come riferito da molte fonti, ma lo ha trovato addormentato a bordo della sua auto parcheggiata circa un’ora dopo, l’uomo era tanto ubriaco da rendere impossibile interrogarlo sul momento. Poco corretto quindi è affermare, come han fatto dal Belgio ieri, che l’intervento delle forze di sicurezza abbia sventato un attacco. Non c’è mai stato nessun attacco e le forze di sicurezza lo hanno catturato mentre smaltiva la sbornia. A bordo dell’auto un’arma da fuoco e alcune da taglio, ma anche droga, che secondo l’ipotesi degli inquirenti francesi era il motivo della sua presenza in Belgio.

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