Controllo e circolo delle informazioni – Il caso Black Bloc

fg_300Il 01.05.15 si è tenuta a Milano una manifestazione del movimento #noexpo. Il corteo ha seguito il percorso che aveva previsto senza problemi di ordine pubblico. Distanti dal corteo principale un gruppo di Black Bloc ha iniziato una serie di devastazioni e incendi. Emergenza24 ha seguito attraverso testimonianze dal posto, informazioni in rete e immagini in streaming realizzate da FanPage e Corriere.it. È un caso di lavoro e studio interessante.Abbiamo rilanciato gli indirizzi dello stream per ognuna delle immagini condivise.
Alle 17:06 nello stream di Corriere.it è stato documentato un fermo da parte della polizia e mentre questo avveniva qualcuno, vicino alla telecamera ha gridato “fermi, è dei nostri”.

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Abbiamo deciso di riportare questo elemento unitamente alle immagini perché era approfondire, sapendo che comunque si sarebbe esposto alle più malevoli interpretazioni.

Abbiamo definito “uomo” perché nella comunicazione di Emergenza24 indichiamo solo il genere o, se evidente, “minore”.

Le immagini a disposizione erano queste:

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Abbiamo deciso di raccogliere di seguito le discussioni perché sono significative sulla difficoltà di operare in maniera collaborativa con la rete.

Al contempo il post è stato “arricchito” e rilanciato secondo questi due orientamenti:

  • è la prova che le Forze dell’Ordine infiltrano proprie persone tra i BlackBloc
  • è un falso

Chiariamo:
Emergenza24 vuole, da sempre, dare una informazione asettica, quindi nessuno schieramento politico, nessuna interpretazione, nessun giudizio.
Ma fare questo non vuol dire omettere, nascondere, cancellare delle notizie o informazioni.
Quella riportata era una notizia, sentita da migliaia di persone in diretta, e ci interessava capire se era un giornalista, un cameramen, un manifestante.

Le conversazioni sono continuate decontestualizzate e abbiamo quindi deciso di archiviarle e rimuovere il post per evitarne iterazioni inutili se non strumentali.

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Clicca per ingrandire

 

Alcune ore dopo, grazie alla segnalazione, non sempre educatissima, di @siamolagente è spuntato un video, questa volta del TG3 in cui si vede la prima parte del fermo ma non quella in cui viene portato via e nel quale c’è la frase incriminata.

Da queste immagini, a differenza di quelle del Corriere, si vede che è una persona giovane, difficile dire se minorenne.

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Riportiamo, per completezza, anche le conversazioni (poco pacate) di @siamolagente

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AVEVAMO RAGIONE: ECCO LE PROVE

Ma i bugiardi prima o poi si scoprono. E questo video del Corriere dimostra senza possibilità di dubbio che quanto avevamo affermato nel tweet non solo era vero ma adesso è completamente documentato.

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Questo è il video con le parole “fermi, è uno dei nostri” chiarissimo e pronunciato dalle forze dell’ordine, e dimostra come sia miseramente fallito il tentativo manipolatorio e strumentale delle informazioni dell’account @siamolagente

Conclusioni
Come già successo in passato, quando si affronta una tematica con una componente politica manipolabile (ma è successo anche nel caso delle inondazioni, terremoti, migranti, ecc.) la conversazione costruttiva e civile non solo si fa difficile ma è praticamente impossibile bloccare l’attività manipolatoria specialmente a distanza di ore. La soluzione più indicata è quella di interrompere, al limite eliminando alcune informazioni spostandole, come in questo caso, fuori dal comodo e pericoloso retweet.

NB. L’oscuramento delle facce è stato fatto da Emergenza24

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