Terremoto tra Reggio e Messina: lo scenario

Ha avuto grande eco sulla stampa (1, 2, 3, 4, 5) la notizia che un terremoto che avesse come epicentro quello del 1908 potrebbe creare un danno enorme e avere un esito di decine di migliaia di vittime. Il Fatto Quotidiano ad esempio scrive “Lo studio risale al 2008, ma non c’è speranza di trovarlo su internet. E’ stato pubblicato per il grande convegno internazionale di Messina che ricordava il centenario del sisma che devastò la città dello Stretto nel 1908, provocando 86mila morti, per lo più persone colte in casa nel sonno poco dopo le cinque del mattino. Il booklet del professor Pinho dei colleghi non compare tra il materiale del convegno pubblicato sul web. Di più, sul sito dell’università di Messina compare una versione più tecnica della stessa ricerca, ma le stime sul “costo della riparazione del danno” e sulle “vittime a causa del collasso strutturale” sono cancellate da una serie di “X”. E se, come pare, il numero di X corrisponde al numero di cifre cancellate, si parla di miliardi di euro e, appunto, decine di migliaia di morti”. Le cose non stanno esattamente così. Il numero delle vittime che si può simulare è davvero difficile da stimare se non impossibile. Si dovrebbe cautelativamente usare una forbice tra un numero minimo e massimo possibile di vittime. Ma un numero da sbandierare sui giornali non c’è. In ogni caso qui trovate le slide di presentazione del convegno e qui la metodologia utilizzata.

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