Rientro in atmosfera stazione cinese Tiangong-1

La stazione orbitante cinese Tiangong-1, lanciata il 29.09.2011, aveva incontrato dei problemi di comunicazione nei primi mesi del 2016 e le agenzie stampa cinesi avevano comunicato la perdita definitiva di contatti il 21.03.2016. Il velivolo non è più manovrabile e quindi rientrerà a Terra in maniera incontrollata.
UPDATE: l’evento si è concluso alle 02:15 (italiane UTC+2) con la caduta nel Sud Pacifico lontano dalle coste del Cile
L’orbita della stazione era compresa tra i 197 e 344 km di altezza con un’inclinazione di quasi 43 gradi sull’equatore. Il veicolo spaziale è un cilindro lungo 10 metri e con un diametro massimo di 3.5 m e aveva un peso, poi ridotto per il consumo di carburante, di circa 8,5 tonnellate. Una parte del carburante  ancora a bordo.
Il fenomeno è seguito dalla Inter–Agency Space Debris Coordination Committee (IADC).

È probabile che si disintegri nel rientro in atmosfera anche se è statisticamente possibile che arrivi fino a terra una parte consistente del corpo centrale.
Il rientro in atmosfera, a causa dell’irregolarità dell’orbita ha una finestra piuttosto ampia che viene via via ridotto più ci si avvicina al momento del rientro in atmosfera.
Un precedente rientro in atmosfera è stato quello del satellite GOCE l’11.11.2013. Qui la storia.
Per maggiori informazioni tecniche consigliamo l’articolo di Massimo Orgiazzi su Astronautinews e la pagina dedicata dal Dipartimento della Protezione Civile.

AGGIORNAMENTI E  CRONOLOGIA INVERSA

02.04.2018 – 02:15 ALLERTA CONCLUSA – La stazione spaziale cinese è precipitata alle 02:15 (italiane UTC+2) nell’Oceano Pacifico Meridionale al largo delle coste del Cile. La conferma è avvenuta alcuni minuti dopo. Emergenza24 ha dato la notizia alle 02:43 seguita dalla conferma delle agenzie stampa cinesi alle 03:05

02.04.2018 – 01:00 – Ultimo aggiornamento prima della caduta. La posizione e il momento preciso, a meno di vista diretta, non potranno essere immediatamente noti e quindi aggiorneremo ad evento concluso.

02.04.2018 – 00:40 – Ultimo aggiornamento della posizione della stazione cinese. Ricordiamo che la posizione esatta non è determinabile con certezza. Aerospace ipotizza pure una possibile area di caduta nell’Oceano Pacifico del Sud al largo delle coste del Cile.

02.04.2018 – 00:00 – Esclusa la caduta sul territorio italiano.

01.04.2018 – 22:00 – Da questo momento, vista l’imminenza della caduta ESA non aggiornerà ulteriormente le informazioni fino a momento della caduta.

01.04.2018 – 21:00 – ESA aggiorna la finestra di caduta tra le 01:07 e 05:07 (ore italiane UTC+2) ovvero 03:07 +/- 2 ore del 02.04.2018

01.04.2018 – 18:00 – Nuovo aggiornamento con restrizione della finestra di rientro. Attualmente è tra le 01 e 02 del 02.04.2018 con +/- 6 ore.

01.04.2018 – 13:00 – Nuovo aggiornamento con previsione del Joint Space Operations Center (JSpOC)

01.04.2018 – 12:00 – Ultimo aggiornamento ESA

01.04.2018 – 00:00 – Aggiornamento con i dati Aerospace Corporation ed ESA.

31.01.2018 – 12:00 – I nuovi calcoli aggiornati da ESA portano la finestra di ingresso in atmosfera tra le 15:00 del 01.04.2018 e le 12:00 del 02.04.2018 con un punto medio intorno alle 02:00 del 02.04.2018.

31.03.2018 – 01:00 – Nuove traiettorie calcolate. Sempre con gli intervalli di incertezza indicati in precedenza.

30.03.2018 – Nuovo aggiornamento di ESA sull’intervallo possibile di caduta.

30.03.2018 – AFP ha rappresentato le masse teoriche al momento del rientro in atmosfera di satelliti precedenti e quella attuale

29.03.2018 – Il rientro è stato previsto il giorno 01.04.2018 alle ore 04.50 italiane UTC+2 (02:50 UTC) con un intervallo di confidenza dell’80% (+/- 15 ore) e del 95% (+/- 30 ore).

27.03.2018 – Il video delle riprese RADAR e la relativa animazione della stazione orbitante cinese Tiangong-1 a circa 270 km d’altezza.

25.09.2016 – Astronautinews informa che la stazione orbitante precipiterà sulla Terra nei prossimi mesi.

21.03.2016 – Le agenzie cinesi comunicano la perdita di contatto con la stazione orbitante.

29.09.2011 –  Cina – Viene lanciata la stazione orbitante Tiangong-1

COSA FARE SE CADE IN ITALIA

Pur essendo remota la possibilità di una caduta sul suolo italiano molti si stanno chiedendo cosa devono fare se questo avviene. Ecco una breve lista.

  • Avvisare le autorità. La migliore soluzione è rivolgersi al 115 dei Vigili del Fuoco indicando con precisione la località e come raggiungerla.
  • Non toccare gli oggetti. Anche se il satellite non contiene sostanze tossiche, pericolose o radioattive la combustione causata dal rientro in atmosfera può sviluppare gas o composti chimici dannosi. In ogni caso nei primi minuti potrebbero essere molto caldi.

E se la caduta causa dei danni? In base all’articolo II della “Convenzione sulla responsabilità internazionale per danni cagionati da oggetti spaziali” del 1972 a risponderne è lo stato che lo ha lanciato: “Uno Stato di lancio ha la responsabilità assoluta di risarcire il danno cagionato da un suo oggetto spaziale alla superficie terrestre o agli aeromobili in volo.”. Per saperne di più questo è il documento completo.

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