F16 precipitato in Adriatico – 28.01.2013

f16_300EVENTO CONCLUSO

[31.01-15:30] Ritrovato alle 14:00 al largo di Pesaro il corpo del Capitano Lucas Gruenther pilota dell’F16. 

Un aereo F-16 statunitense, decollato dalla base di Aviano (Pordenone) per un volo di addestramento e con un solo pilota a bordo, è precipitato in Adriatico al largo di Cervia (Ravenna) intorno alle ore 20:00. L’aereo era in volo con un altro velivolo che non è riuscito a vedere la traiettoria di caduta. Prima di perdere il contatto il pilota del caccia aveva segnalato alla radio un problema non specificato. 

[31.01-16:00][EVENTO CONCLUSO] È stato ritrovato alle ore 14:00 da un mezzo della Guardia Costiera il corpo di Capitano Lucas Gruenther pilota del caccia F-16 americano decollato da Aviano (Pordenone) la sera del 28 gennaio. Il ritrovamento è avvenuto a circa 4 miglia al largo di Pesaro. Il corpo, identificato dalla tuta di volo, è già stato trasportato al porto di Pesaro per le procedure di rito.

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La famiglia ha inviato la seguente comunicazione con preghiera di diffusione:

“It is with great sadness that we announce that the body Captain Lucas Gruenther was found in the Adriatic Sea this afternoon. A compassionate husband, a loving son, and a devoted brother; Luc leaves behind a family who loves him dearly and a legacy of achievement. We will never fully recover from our loss, but take heart in the knowledge that during his all-too-short time in this world, he made a significant difference in the lives of all whom he met.
“We would like to thank the people around the world for your messages and your prayers. We especially want to extend our deepest gratitude to the many people who volunteered their time and resources to help bring Luc home.”

La Guardia Costiera comunica che

Alle ore 14 di oggi l’equipaggio della motovedetta CP 2086 della Guardia Costiera di Pesaro, a 4.5 miglia nautiche al largo di Pesaro, all’interno dell’area di ricerca assegnata ai mezzi di soccorso dalla Guardia Costiera di Ravenna, ha rinvenuto il corpo del pilota dell’F16 statunitense di cui si erano perse le tracce nella sera di lunedì 28 gennaio

[31.01-15:30] Ritrovato in Adriatico un corpo. Si presume sia quello del Capitano Lucas Gruenther pilota dell’F16. Siamo in attesa di conferma.

111201-F-AA120-002[31.01-10:30] Non è ancora stato ritrovato il Capitano Lucas Gruenther di 32 anni di Twain Harte, California. Gruenther  è stato istruttore pilota alla base aerea di Sheppard nel Texas e laureato all’Accademia Aeronautica. La famiglia ha comunicato che Gruenther e la moglie sono in attesa del primo figlio che dovrebbe nascere tra due o tre settimane. La famiglia del Capitano Lucas Gruenther ha chiesto di rilasciare questo profilo e ringrazia tutti coloro che si stanno prodigando nelle ricerche e nel supporto. Ha fatto pervenire anche una immagine che pubblichiamo di Gruenther con la moglie.
Nel corso della giornata di ieri le ricerche sono state ulteriormente intensificate nel tratto di mare individuato fin dal momento della scomparsa e poi allargato verso sud sud-est. Le ricerche hanno portato all’individuazione di un paracadute e il Nuovo Quotidiano di Rimini da notizia del ritrovamento del casco del pilota. Anche oggi la situazione meteo, come si vede dall’immagine qui sotto, non è particolarmente favorevole in quanto sulla zona permane la presenza di una foschia che riduce la velocità dei mezzi e la conseguente efficacia nelle ricerche.

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[31.01-01:30] La famiglia di Capitano Lucas Gruenther ha chiesto di rilasciare questo profilo e ringrazia tutti coloro che si stanno prodigando nelle ricerche e nel supporto.

[31.01-00:00] Trascorsa  un’altra giornata senza risultati. Le ricerche proseguono.

[30.01-19:00] L’unica notizia di rilievo del pomeriggio di ricerca è stato il rinvenimento al largo di Cervia di un paracadute e si deve ancora stabilire se appartiene, come probabile, al velivolo inabissatosi due giorni fa. Anche alcuni F16 di base ad Aviano sono stati impegnati oggi nelle ricerche.

[30.01-15:00] Ulteriormente rafforzate le ricerche in Adriatico a cui partecipano oltre alle forze italiane anche quelle statunitensi e molti rimorchiatori. Allargata l’area di ricerca.

[30.01-12:00] Come avevamo anticipato, sono state estese fino al largo di Pesaro e Fano le ricerche del caccia F16 precipitato in Adriatico. Questo per l’abbondanza di mezzi di soccorso nella zona.

[30.01-11:10] Si sono spostate più a est e più a sud le ricerche del relitto dell’aereo F16. Nella mappa il percorso di ricerca di due rimorchiatori impegnati nelle operazioni di soccorso

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[30.01-11:00] – La situazione meteo sulla zona è sfavorevole alle ricerche. E’ presente un foschia che riduce la visibilità a poche decine di metri. Nell’immagine la Web Cam del Porto di Cervia alle ore 10:30 di oggi.

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[30.01-08:00] – Sono riprese con maggior vigore con le prime luci dell’alba le ricerche sul tratto di Mare Adriatico dove ieri sono stati ritrovati frammenti del velivolo. Al momento

[30.01-01:30] L’Aeronautica statunitense ha reso noto che il pilota scomparso in Adriatico è il Capitano Lucas Gruenther di 32 anni ed è di Twain Harte, California. È stato istruttore pilota alla base aerea di Sheppard nel Texas e laureato all’Accademia Aeronautica. La famiglia ha comunicato che Gruenther e la moglie sono in attesa del primo figlio che dovrebbe nascere tra due o tre settimane.
{Update: Non pubblichiamo la foto del capitano come ci è stato richiesto perché non aiuta nell’interpretazione del fatto ed è oggetto di una ricerca incrociata del tutto innaturale}.

[29.01-20:00] [RIASSUNTO] A 24 ore dalla caduta in mare ancora nessuna notizia del pilota dell’F16 decollato ieri sera dalla Base Aerea di Aviano in provincia di Pordenone. Le ricerche sono scattate immediatamente in quanto il velivolo, che aveva segnalato un problema, era affiancato da un altro aereo. Le ricerche sono concentrate tra le 10 e le 15 miglia a est di Cervia dove sono stati trovati frammenti di fibra di carbonio riconosciti come appartenenti al velivolo e tracce di carburante. Del pilota e delle attrezzature di galleggiamento nessuna traccia. Nel corso della giornata, caratterizzata da foschia che ha reso difficoltose le operazioni di sorvolo, si è avanzata l’ipotesi che non abbia potuto lanciarsi con il seggiolino. Le ricerche continueranno con l’ausilio di mezzi navali a cui si sono affiancati anche alcuni pescherecci. Noi seguiremo la vicenda continuamente. Se volete lasciare un messaggio alla Base di Aviano potete farlo nella pagina Facebook.

[29.01-18.00] Ancora nessun ritrovamento significativo. Per chi vuole lasciare un messaggio questo è il link alla pagina Facebook della Base di Aviano

[29.01-16:30] Ridefinita area ricerche dell’F16 precipitato in Adriatico

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[29.01-16:00] Aviano – Il comandante del 31st Fighter Wing di Aviano Gen. Scott J. Zobrist ha confermato che I detriti ritrovati tra 10 e 15 miglia marine a est di Cervia sono del velivolo scomparso ieri sera. Sono ancora in corso le ricerche del pilota. Precisiamo che il materiale ritrovato non è ovviamente “carbonio” come indicato dai media ma “fibra di carbonio”.

[29.01-15:40] Sono continuate tutta la giornata le ricerche del relitto dell’aereo ostacolate dalla foschia che è presente nella zona. Sono intanto a circolare in rete presunte immagini dei rottami del velivolo. Si tratta di immagini di repertorio che nulla hanno a vedere con l’incidente occorso nell’Adriatico.

Queste sono le condizioni meteo alle ore 15:40 a Cervia

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[29.01-14:00] – Ancora in attesa di informazioni dalla base di Aviano. Nella immagine alcuni familiari e colleghi in preghiera. Fonte Aviano Air Base.

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[29.01-12:30] Proseguono senza sosta le ricerche dell’F16. Nella zona, come si può vedere dal video che abbiamo postato insiste una foschia che rallenta le operazioni.

[Video] Intervista a  Contrammiraglio Guardia Costiera Saverio Ferrara (da YouReporter)

[Video] Coordinamento ricerche (da YouReporter)

[Video] Ricerche in mare in corso (da YouReporter)

[29.01-12:00] – Sono trascorse 16 ore dalla scomparsa del velivolo e si avanza l’ipotesi che il pilota non sia riuscito a lanciarsi prima dell’impatto in mare. In caso contrario, a detta della Capitaneria di Porto dovrebbe già esser stato ritrovato.

[29.01-10:00] – Ancora senza esito le ricerche. Questa mattina nella zona c’è una foschia che ostacola le ricerche dall’alto. L’area di ricerca è stata spostata a circa 10 miglia al largo di Cervia. Di seguito il servizio di RaiNews24:

[29:01-08:00] – Sono continuate tutta la notte senza esito le ricerche nel tratto di mare dove sono state trovate tracce di carburante. Alle unità di soccorso già presenti ieri si sono aggiunti alcuni pescherecci della zona. Verso le 04:00 un peschereccio di Cesenatico ha recuperato alcuni frammenti di carbonio che potrebbero appartenere al velivolo.

[29.01-02:00] – Confermato il ritrovamento di carburante dell’aereo precipitato da parte dei mezzi della Capitaneria di porto di Ravenna nel tratto di mare antistante al Ravennate tra Lido di Savio a Nord e Cervia a Sud. Nell’area che avevamo ipotizzato nella mappa delle 01:40.

[29.01-01:40] – Il giornalista Gigi Di Meo (@gigidimeodirect) cita il ritrovamento di “Tracce di carburante in mare nel tratto di mare antistante il Ravennate tra lido Savio Nord e Cervia Sud”. Abbiamo ricostruito nella piantina l’area.

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[29.01-01:30] – Non ci sono ancora notizie sulla sorte del pilota dell’F16. Il tempo non aiuta anche considerando il tempo di permanenza in mare.

[29.01-00:40] – Finora non sono state trovate tracce di carburante in mare. Le ricerche si stanno concentrando ora a circa quattro miglia dalla costa ravennate, nei pressi di un allevamento di mitili.

[29.01-00:20] – Le ricerche del pilota e del relitto dell’F16 sono seguite dalla guardia costiera di Ravenna in coordinamento con il Centro di Soccorso Aereo di Poggio Renatico. Sono attualmente impiegati due mezzi aerei – uno dell’aeronautica militare, l’altro della guardia costiera – cinque motovedette e tre navi mercantili, che sono state dirottate nella zona dove l’aereo potrebbe essersi inabissato. I mezzi marini si muovono a velocità ridotta per la possibile presenza in mare del pilota o di parti dell’aereo. Per domattina è prevista l’immersione dei sommozzatori della Guardia costiera, che sono già partiti da San Benedetto del Tronto diretti sul luogo dell’incidente.

[29.01-00:00] – Non ci sono ancora notizie sulle ricerche in corso per il salvataggio dell’unico membro di equipaggio dell’F16

[28.01- 22:40]La comunicazione ufficiale della Base di Aviano. La base di Aviano ha rilasciato questo comunicato:

1/28/2013 – AVIANO AIR BASE, Italy — Search efforts are underway after Aviano Air Base lost contact with one of its F-16 fighter jets at approximately 8 p.m. this evening.
The aircraft was performing a training mission over the Adriatic Sea with one person on board. The pilot’s condition is unknown at this time.
More information will be released as it becomes available. Search and rescue effort underway for missing aircraft. 31st Fighter Wing Public Affairs

 

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Dotazioni di sicurezza.

L’F16 è dotato di seggiolino eiettabile di terza generazione ACES II (scheda) in grado di modulare il lancio in base alle circostanze e garantisce una espulsione sicura fino a circa 40 metri dal suolo.
In particolare il sistema di lancio, oltre all’apertura automatica del paracadute in relazione all’altezza è in grado di elaborare le  informazioni acquisite dall’avionica di bordo e da speciali sensori (tubo di Pitotgiroscopio, peso del pilota, ed altro). Così il seggiolino può modificare i parametri di eiezione, aumentando la possibilità di sopravvivenza del pilota.

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Condizioni meteo

Al momento dell’incidente nella zona c’era calma di vento, una temperatura di circa +6 gradi e una visibilità superiore ai 10 km con condizione di nubi sparse.Nell’immagine accanto (clicca per ingrandire) l’immagine Radar ARPA Emilia Romagna  – di Gattatico, S. Pietro Capofiume ripresa nell’ora del presunto incidente.
F16 in azione. Video dimostrativo del velivolo

Mappa indicativa dell’area di ricerca

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La base aerea di Aviano (PN) è un’infrastruttura militare utilizzata dall’Us Air Force, e vi trova sede il suo 31st Fighter Wing, parte della United States Air Forces in Europe. Due gli squadroni del gruppo operativo che vi operano, ed entrambi volano su aerei F-16CM Fighting Falcon, Block 40, siglati AV.
Documenti 

Riportiamo la sequenza di attivazione del soccorso come raccontata dalla Capitaneria di Porto di Ravenna. Fonte: RavennaNotizie

Alle ore 20.15 circa della serata di ieri, la sala operativa della Capitaneria di porto ha ricevuto notizia dalla centrale del Comando Generale delle Capitanerie di porto sul possibile ammaraggio di un velivolo militare americano – mod. f16 decollato da Aviano, presumibilmente oggetto di avaria al motore durante un volo addestrativo in corrispondenza dello specchio acqueo compartimentale di Ravenna.

È stata immediatamente contattata la centrale operativa del COA della Aeronautica militare di Poggio Renatico, che confermava l’effettiva perdita di contatto con il succitato velivolo americano.

Sono state repentinamente approntate le dipendenti motovedette, dando corso all’attivazione delle previste procedure S.A.R. di ricerca e soccorso.

Già alle ore 20.35 le prime motovedette della Guardia Costiera prendevano il mare dirette verso l’area interessata dal presunto sinistro, ovvero lo specchio acqueo compreso tra il traverso di Cervia e quello di Cesenatico.

Nel mentre, si ricevevano le prime conferme da parte degli altri quattro velivoli militari che si trovavano in volo addestrativo con quello disperso, i quali fornivano ulteriori conferme sulla possibile avaria occorsa al motore del quinto velivolo disperso nel corso delle predette operazioni.

Intanto erano state dirottate in zona anche quattro unità mercantili in navigazione nelle acque marittime antistanti il litorale ravennate, alle quali la Capitaneria di porto ha assegnato determinate aree di pattugliamento al fine di coadiuvare le attività di ricerca in corso di espletamento da parte dei mezzi militari già impiegati.

Successivamente si sono alzati in volo un velivolo SAR dell’Aeronautica militare, decollato dalla base di Pinarella di Cervia, nonché un velivolo mod. ATR42 della Guardia Costiera, denominato “MANTA”, decollato da Pescara poco dopo la ricezione della notizia, entrambi dotati di apparecchiature ad infrarossi per la visione notturna, ottimali per lo svolgimento delle operazioni di ricerca e l’individuazione di possibili superstiti e resti in mare.

Nelle prime ore serali le condizioni meteo marine registrate in zona erano: vento di tramontana intensità 2 (25 kts), mare 3 (altezza d’onda 1,5 mt), e foschia.

Le operazioni di ricerca e soccorso sono continuate ininterrottamente nell’arco di tutta la notte. Alle stesse hanno partecipato le motovedette della Guardai Costiera CP847 e CP258 di Ravenna, la motovedetta CP552 di Cervia, la CP713 stanziata a Cesenatico, e le motovedette CP842 e CP612 della Capitaneria di porto di Rimini, delle quali l’ultima specificatamente progettata e dedicata al soccorso di velivolo in mare. Ad esse si aggiungevano le già citate unità mercantili ed i velivoli della Guardia Costiera e dell’Aeronautica Militare sopramenzionati.

Alle 04.00 circa, si sono uniti alle operazioni di ricerca anche un velivolo statunitense mod.”DRAGON 28″, nonché una motovedetta ed un elicottero della Guardia di Finanza rispettivamente di Ravenna e Rimini.

Al fine di permettere gli avvicendamenti tra equipaggi, a seguito delle numerose e continuative ore di ricerca, alle operazioni in parola prendevano parte – nelle prime ore di questa mattina – la motovedetta della Guarda Costiera CP274 ed una motovedetta dei Carabinieri, assegnatarie anch’esse di determinati settori di ricerca.

Le Autorità americane, inoltre, hanno disposto l’impiego di un velivolo mod. C130 decollato da Trapani all’alba ed impiegato anch’esso per le intense operazioni di ricerca in corso di svolgimento.

Alle ore 08.00 circa, un peschereccio della locale marineria, ha contattato la Sala operativa della Capitaneria di porto comunicando il rinvenimento accidentale nelle proprie reti di alcuni frammenti in acciaio, presumibilmente correlabili al velivolo incidentato, durante l’effettuazione di una battuta di pesca a strascico a circa 11 miglia al traverso di Lido di Savio, in corrispondenza della batimetrica dei 20mt.

Sul punto è stata dirottata una motovedetta con a bordo un team di sommozzatori della Guardia Costiera partiti nelle ore notturne da San Benedetto del Tronto, sede di stanziamento del nucleo Sub per un loro intervento, compatibilmente con le condimeteo insistenti in zona, con strumentazione tecnica di profondità e con l’impiego dell’apparecchio denominato ROV, per le ricerche e la perlustrazione subacquea dei fondali.

Sono ancora in corso le operazioni di ricerca del velivolo e del relativo pilota, mentre sono poc’anzi giunte le prime conferme da parte delle Autorità americane in ordine alla possibile connessione dei rottami ferrosi rinvenuti in mare dal suddetto peschereccio con la struttura del velivolo militare sinistrato.

L’Ammiraglio Francesco Saverio Ferrara, Direttore Marittimo e Comandante della Capitaneria di porto di Ravenna, il quale sta personalmente coordinando le ricerche in mare a mezzo delle unità navali impiegate in zona, auspica che «con il miglioramento delle condimeteo marine e con il prezioso contributo che i sommozzatori della Guardia Costiera sono in grado di fornire alle operazioni di ricerca, possano esservi verosimili effettive possibilità per il rinvenimento del pilota – attualmente ancora disperso – nonché di ritrovamento del relitto del velivolo, oltre che di ogni utile elemento per la precisa ricostruzione degli eventi».

Edizione del 28.01.13

Le ricerche, concentrate a largo di Cesenatico, sono coordinate dalla Capitaneria di Porto di Ravenna. Nella zona del possibile impatto stanno operando quattro motovedette della Guardia Costiera, due rimorchiatori d’altura ed una nave mercantile che si trovava poco distante. Nella zona sono in volo anche un elicottero dell’Aeronautica militare e un bimotore Atr 42 della Guardia Costiera.

Il precedente. Un incidente analogo avvenne dell’11 febbraio 2010 quando un aereo da caccia F16 del V Stormo di Cervia, a causa di un’avaria,  era precipitato durante un volo di addestramento. In quel caso il pilota si era messo in salvo lanciandosi con il seggiolino ed era stato prontamente recuperato.

 

 

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