Cina – COVID19

Questo documento riporta, aggiornate, le informazioni sul COVID19 provenienti dalla Cina. Complessa la ricostruzione della situazione del COVID19 in Cina. Alcune fonti estere forniscono informazioni difficilmente riscontrabili vista la totale mancanza di aggiornamento delle fonti ufficiali. Di seguito alcune notizie per un utile promemoria.
Altre informazioni sono disponibili qui: Leggi le ultime notizie – Archivio 2020 – Archivio 2021– Un anno di COVID19
I numeri del coronavirus – Archivio opendata in Github – Coronavirus visone

CRONOLOGIA INVERSA

24.02.2023 – 20:00 – Can a Million Chinese People Die and Nobody Know? (The Atlantic) – Official statistics on COVID can’t be trusted, because they serve Beijing’s political interests. Making the dead disappear is only part of it.
Can a million people vanish from the planet without the world knowing? It seems impossible in this age of instant digital communications, ubiquitous smartphones, and global social-media platforms that anything of comparable consequence can go unnoticed and unrecorded—no matter how remote the country or how determined its rulers might be to hide the truth.
Yet that’s apparently what has happened in China over the past two and a half months. After the Chinese leader Xi Jinping removed his draconian restrictions to contain COVID-19 in December, the virus rampaged across the nation with explosive speed. According to one of the government’s top scientists, 80 percent of the populace has now been infected. But we don’t know the full impact of this surge. The Chinese government’s secrecy has managed to obscure what really happened during the country’s latest and worst COVID wave. (continua a leggere)

20.12.2022 – 17:00 – Aggiornamenti

Cina, sale l’onda del Covid: «File di bare nei crematori». E gli Usa: «Così il virus può mutare ancora»
La Cina è passata in pochi giorni dalla certezza della politica Zero Covid a quella che sembra una assenza di piani. I contagi aumentano, il sistema sanitario è in emergenza, aumentano le terapie intensive e diminuiscono le scorte nelle banche del sangue. E dagli Stati Uniti arriva un altro allarme: per l’economia e per le mutazioni di Sars-CoV-2.
Dalla politica Covid Zero le autorità cinesi si sono ritirate precipitosamente, ma in questa fase sembra avere zero piani per uscire dalla nuova emergenza.
Di fronte all’esplosione dei contagi, solo la stampa di Partito sembra sapere quello che c’è da fare: dare notizie ottimiste per sostenere psicologicamente la gente disorientata. Così oggi sui giornali di Pechino si legge: «Esperti prevedono il ritorno alla normalità in primavera»; «I virologi dicono che la variante Omicron presenta un rischio minore di causare una malattia grave».
La linea ufficiale è questa: il 7 dicembre le misure per inseguire il Covid Zero sono state cancellate «a seguito dell’accertamento che la patogenicità del coronavirus si era indebolita», ha scritto l’agenzia Xinhua. Però, questa scoperta le autorità l’hanno fatta improvvisamente, dopo la fiammata di proteste in decine di città a fine novembre, con gli slogan urlati a Shanghai contro Xi Jinping.
Il sistema sanitario ha bisogno di aiuto: lo provano gli annunci delle amministrazioni di varie città sulla corsa a rafforzare con nuovi letti le terapie intensive e l’apertura di nuove «cliniche della febbre», che sono centri per la cura dei primi sintomi e servono a diminuire la pressione sugli ospedali. Un altro indicatore di crisi è quello sulla diminuzione delle scorte nelle banche del sangue di almeno sette province: il livello è sceso al 16% rispetto all’anno scorso. I donatori potenziali o sono positivi al Covid-19 o temono di uscire.
Dopo i due di ieri, la municipalità di Pechino ha registrato cinque morti oggi: il numero sembra sempre implausibile a fronte della diffusione dei contagi, che secondo dati non ufficiali avrebbe raggiunto il 40% dei 22 milioni di abitanti della capitale.
La stampa internazionale usa come termometro la situazione nei crematori: in alcuni sono state viste file di carri funebri e raccolte testimonianze di parenti di persone decedute per Covid-19.
Le autorità hanno reagito facendo piantonare dalla polizia le strade di accesso ai due crematori dove ieri i cronisti di Reuters e Bloomberg avevano segnalato le lunghe code di auto nere con corone a lutto e visto personale in tuta protettiva bianca scaricare le bare. Questa mattina l’Agenzia France Presse ha parlato per telefono con un funzionario di un crematorio a Chongqing, megalopoli da 30 milioni di abitanti: «Non abbiamo più spazio per i corpi in lista d’attesa», ha detto ma non ha precisato se la situazione sia stata causata dalle morti per Covid.
Proiezioni con modelli matematici elaborate da istituti internazionali sostengono che nei prossimi mesi il 60% dei cinesi potrebbe essere contagiato. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano dice che «considerate le dimensioni del Pil della Cina e quelle della sua economia» c’è da attendersi un impatto sul mondo globalizzato. E aggiunge che bisogna vigilare perché in questa situazione c’è la possibilità che il coronavirus muti ancora mentre si diffonde in Cina e rappresenti una nuova «minaccia per la popolazione mondiale».
Nei giorni scorsi il portavoce del Ministero egli Esteri cinese aveva assicurato che «la Cina ha un vantaggio istituzionale sul resto del mondo». Queste frasi ci ricordano che il virus del sospetto e della rivalità continua a circolare.
Fonte: Corriere della Sera – Guido Santevecchi

20.12.2022 – 09:00 – Aggiornamento situazione in Cina

19.12.2022 – 09:00 – Aggiornamento della situazione in Cina

12.12.2022 – 18:00 – Nessuna notizia ufficiale sui casi a Pechino che sembrano essere numerosissimi.

05.09.2022 – 08:00 – Continuano nella prefettura di Dongguan, nella provincia del Guangdong estesi test per COVID19

04.09.2022 – 20:00 – Wuhan proteste dopo un nuovo lockdown. Secondo alcune stime dovrebbero essere +65 milioni i cinesi sottoposti ad lockdown in questo momento.

04.09.2022 – 10:00 – Continuano i test anticovid anche forzatamente (immagini sensibili)

03.09.2022 – 19:00 – Secondo fonti giornalistiche le immagini mostrerebbero i “campi di isolamento” a Shanghai e Wuhan.

01.09.2022 – 00:00 – Entra in vigore oggi a mezzanotte ora locale (ovvero alle 18:00 italiane del 31.08.2022) il lockdown per 21.2 milioni di persone nella città di Chengdu, capoluogo della provincia sud-occidentale di Sichuan. È permesso ad una sola persona per nucleo familiare di uscire una sola volta al giorno per procurarsi alimenti. Nelle ultime ore i mercati sono stati presi d’assalto. Verrà una campagna di tamponi per almeno 4 giorni per verificare la presenza di focolai.

22.01.2021 – 10:00 – Wangfujing, distretto di Dongcheng a Pechino. Migliaia di persone in coda per i test.

16.01.2021 – 11:00 – A Shijiazhuang, capitale della provincia dell’Hebei, sono in costruzione +3.000 stanze per malati di COVID19.

16.01.2021 – 10:00 – Nangong, Xingtai, Hebei, Cina. Completati i lavori per un ospedale con +1500 camere per ospitare pazienti COVID19. In totale è prevista la costruzione di +6500 camere.

14.01.2021 – 02:00 – L’agenzia di stampa Nuova Cina riporta la notizia del primo caso italiano risalente al 19.11.2019

14.01.2021 – 00:00 – Le agenzie cinesi riportano il primo decesso da COVID19 in Cina dopo 8 mesi.

12.01.2021 – 08:00 – Forte preoccupazione in tutta la Cina per il rischio di infezione in occasione del Capodanno lunare (12 febbraio).

08.01.2021 – 23:00 – Ufficiale – La Cina ha riportato +71 nuovi casi nelle ultime 24 ore.
Di questi 17 casi di “trasmissione locale” di COVID19 (di cui 14 in Hebei e in Liaoning) a cui si sommano 16 casi dall’estero e altri 38 “casi asintomatici”.

08.01.2021 – 08:00 – L’area del distretto di Shunyi, Pechino sono in lockdown fino al completamento dei test di massa. Il blocco coinvolge +518.000 dei 1.2 milioni di abitanti della zona.

08.01.2021 – 08:00 – Ufficiale – Hebei ha 17 aree a “medio rischio” e 1 area ad “alto rischio”

08.01.2021 – 06:00 – Ufficiale – Nella città Shijiazhuang dal 2 al 7 gennaio 2021 sono stati registrati +231 casi di COVID19 di cui 83 con sintomi e 148 asintomatici

07.01.2021 – 03:00 – Ufficiale – La città Shijiazhuang, capitale della provincia di Hebei in Cina è stata messa in lockdown. La prefettura ha +11 milioni di abitanti, la città si stima +2,5 milioni.

06.01.2021 – 12:00 – Il distretto di Gaocheng di Shijiazhuang è stato classificato come area ad alto rischio per COVID-19 ed è stato messo in lockdown.

06.01.2021 – 10:00 – Pubblicato dalla Commissione municipale di Shijiazhuang per l’ispezione della disciplina ha pubblicato un rapporto sulla responsabilità della prevenzione e del controllo epidemico del distretto di Gaocheng. In particolare hanno ricevuto ammonimenti disciplinari del Partito Comunista per negligenza nell’applicazione delle procedure anti COVID19. Sono indicati, e questo ci permette di definire le aree geografiche, il vice capo del governo distrettuale di Gaocheng e vice comandante del quartier generale di pronto intervento del distretto, Nie Xiaonan, un funzionario della municipalità di Gaocheng e Sun Guohui, un quadro del villaggio di Gaocheng. (fonte1, permalink1; fonte2, permalink2)

04.01.2021 – 12:00 – Alcuni dei pazienti positivi al COVID19 in Hebei si sarebbero resi irreperibili.

03.01.2021 – 16:00 – Sono segnalati dei casi di pazienti positivi al COVID19 in alcuni villaggi in Hebei.

31.12.2020 – 14:00 – Cina. L’agenzia governativa Chinese Center for Disease Control and Prevention ha comunicato oggi di aver individuato a Shanghai in una donna (23 anni in rientro dal Regno Unito) la variante inglese del COVID19 il 14.12.2020

29.12.2020 – Non ufficiale – Secondo una fonte a Macao nella contea di Lu, nella provincia di Sichuan, prefettura di Luzhou in Cina ci sarebbero stati +30.000 casi in due giorni.

29.12.2020 – Non ufficiale – Secondo questo video (ci sono ulteriori testimonianze simili in rete) nella città di Dailan le persone protesterebbero e griderebbero dalle finestre perché chiuse e senza cibo. Video e contenuti sono da verificare.

25.12.2020 – Ufficiale. Nella città di Dalian sarebbe stato deciso (secondo alcuni giornali locali la decisione dovrebbe essere certa e ufficiale) uno screening sull’intera popolazione (i cui dati risalgono a 10 anni fa quando contava circa 7 milioni di abitanti). L’iniziativa appare del tutto sproporzionata.

24.12.2020 – Ufficiale – Aggiunti altri 7 casi. Il numero totale (non fornito ufficialmente) dovrebbe quindi essere di 33 casi.

23.12.2020 – Ufficiale – Un aggiornamento (fonte, permalink) riferito alle 00:00 del 22.12.2020 porta il totale dei casi a 26 di cui 20 asintomatici. La fonte è il canale WeChat di Dalian Municipal People’s Government.

22.12.2020 – Ufficiale – Durante una conferenza stampa la municipalità ha informato che ci sono +17 casi COVID19 positivi di cui 5 asintomatici.

20.12.2020 – Non ufficiale – Il porto di Dalian è chiuso e le navi non possono sbarcare. L’area dei container frigoriferi appare vuota e chiusa. Alcuni operatori hanno chiesto spiegazioni ma non esiste una risposta ufficiale. L’area portuale era già stata contingentata nelle presenze dei lavoratori da settembre 2020.

Immagine di repertorio del porto di Dalian

18.12.2020 – (data indicativa) Non ufficiale – Nella città di Dalian sono stati segnalati alle autorità prima 7 poi 12 casi di persone COVID19 positive

15.12.2020 – Ufficiale. Nella città di Dalian, provincia del Liaoning è stato segnalato 1 caso di un paziente positivo. Le fonti ufficiali riportano che operava “nella catena del freddo” e un’altra fonte “lavorava in un ristorante”. È Stato avviato un test di massa. Non sono noti ne il numero e nemmeno le aree coinvolte. La città ha una dimensione di 110×100 km.

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